I fattori di successo di una campagna di equity crowdfunding

17/09/2024
APPROFONDIMENTI

Ecco cosa dicono studi e ricerche sull’argomento

Il fenomeno dell’equity crowdfunding ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni. Tra il 2012 e il 2017, il numero di pubblicazioni scientifiche sull'argomento è aumentato del 620%, segno dell'interesse crescente verso questo modello di finanziamento innovativo (Mochkabad Khoramchahi, 2020). Ma quali sono i fattori che determinano il successo di una campagna di equity crowdfunding? Diversi studi economici e ricerche accademiche hanno analizzato questo tema, identificando numerosi elementi che possono influenzare positivamente (o negativamente) le probabilità di successo.

1. I fattori interni: segnali dall’imprenditore

Secondo Mazzocchini e Lucarelli (2022), il successo di una campagna di equity crowdfunding dipende sia da fattori interni all'azienda che da elementi esterni. Tra i primi, spiccano le informazioni fornite dall’imprenditore, che possono essere classificate in due categorie: hard e soft. Le informazioni hard includono i dati finanziari, le caratteristiche del business e i dettagli sul progetto da finanziare. Le informazioni soft riguardano invece il capitale umano, il network di contatti e l’impronta sociale dell’impresa. La trasparenza e l'affidabilità delle informazioni offerte contribuiscono in modo decisivo a ridurre le asimmetrie informative tra imprenditore e investitori, aumentando così la fiducia e le probabilità di successo.

Ahlers et al. (2015) sottolineano inoltre l'importanza del grado di autofinanziamento e della chiarezza sulle potenziali criticità di un progetto. La trasparenza sui rischi, infatti, è interpretata dagli investitori come segnale di qualità. Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, fattori sociali come la grandezza della rete di contatti o la proprietà intellettuale non sembrano avere un impatto significativo sulle decisioni degli investitori.

2. La comunicazione con gli investitori

Un altro aspetto fondamentale è il modo in cui l’azienda comunica con i potenziali investitori. Moritz e Block (2015) evidenziano che l’impressione generale che un imprenditore riesce a trasmettere – percepita simpatia, apertura e affidabilità – può ridurre le asimmetrie informative. Gli investitori apprezzano una comunicazione efficace e "pseudo-personale", realizzata tramite video e social media, che rende l'interazione più umana e credibile. Le testimonianze di terzi, come investitori professionali o stakeholder esterni, sono altrettanto cruciali: la loro presenza aumenta la credibilità del progetto (Piva e Rossi-Lamastra, 2018; Lukkarinen et al., 2019).

3. L’equity retention e il coinvolgimento dell’imprenditore

Molti studi hanno dimostrato che un fattore chiave per il successo di una campagna è l'equity retention, cioè la quota di capitale che l’imprenditore trattiene per sé (Ahlers et al., 2015; Vismara, 2016). Gli investitori preferiscono vedere un imprenditore fortemente impegnato nel progetto, il cosiddetto "skin-in-the-game", in quanto ciò rappresenta un segnale di fiducia nel proprio business. Una quota azionaria dispersiva, invece, è associata a un minore coinvolgimento da parte dell’imprenditore e, quindi, a una minore probabilità di successo.

4. Il capitale umano e la composizione del management

La qualità del team di gestione è un altro fattore determinante. Piva e Rossi-Lamastra (2018) hanno dimostrato che le competenze e le esperienze degli imprenditori giocano un ruolo fondamentale nel successo delle campagne di crowdfunding. Studi come quello di Barbi e Mattioli (2019) confermano che un management numeroso e qualificato viene percepito come più capace di gestire i rischi e attuare strategie vincenti. La formazione aziendale del team, in particolare, risulta essere un fattore positivo, mentre altre esperienze educative sembrano meno rilevanti (Shafi, 2019).

5. Il ruolo del gestore della piattaforma

Il gestore del portale su cui viene lanciata la campagna svolge un ruolo cruciale nell’intermediazione tra imprenditori e investitori. Löher (2017), analizzando 21 interviste con gestori di piattaforme di crowdfunding, ha identificato diverse fasi critiche per il successo della campagna: dalla preselezione dei progetti alla comunicazione con il pubblico. La capacità del gestore di selezionare i progetti più promettenti e supportare le aziende nella comunicazione e nell'adempimento delle normative legali può fare la differenza.

6. Crowdfunding e sostenibilità

Uno degli ambiti in cui l’equity crowdfunding sta crescendo è quello dei progetti sostenibili. Studi recenti, come quello di Manganiello e Dragulanescu (2021), hanno mostrato che le campagne di crowdfunding legate alla sostenibilità ambientale hanno maggiori probabilità di successo, soprattutto nel periodo post-pandemico. La crescente attenzione verso i temi ambientali ha reso queste iniziative particolarmente attraenti per i piccoli investitori, anche se meno per quelli professionali, più orientati al profitto (Vismara, 2019).

Conclusioni

L’equity crowdfunding è una forma di finanziamento innovativa che richiede una gestione oculata di diversi fattori per avere successo. Dalla qualità del team di gestione, alla chiarezza e trasparenza delle informazioni fornite, fino al ruolo del gestore della piattaforma, ogni aspetto può influire sulle probabilità di raggiungere l’obiettivo di raccolta. Inoltre, l’impegno dell’imprenditore e la sua capacità di comunicare in modo efficace con gli investitori sono elementi fondamentali per ridurre le asimmetrie informative e aumentare la fiducia del pubblico. Infine, il crescente interesse per i progetti legati alla sostenibilità rappresenta un’opportunità significativa, soprattutto in un contesto post-pandemico più attento alle questioni ambientali.

 

Per maggiori informazioni sugli studi e le ricerche citate in questo articolo: https://www.consob.it/web/area-pubblica/ft13

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