Minibond. Come va l’Italia rispetto al resto dell’Europa?

01/10/2024
APPROFONDIMENTI

I minibond hanno guadagnato terreno come strumento di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) in quasi tutti i mercati europei. Questo articolo esamina le principali caratteristiche e tendenze dei mercati dei minibond in Italia e nel resto d'Europa, fornendo una panoramica completa dello stato attuale di questo settore.

Italia: punto di riferimento nel mercato europeo dei minibond

L'Italia è un punto di riferimento per il mercato dei minibond in Europa. La piattaforme ExtraMOT PRO di Borsa Italiana e Euronext Access Milan sono i principali luoghu di quotazione per questi titoli, con un crescente numero di emissioni da parte di PMI che cercano di diversificare le proprie fonti di finanziamento.

Nel 2023, il segmento ExtraMOT PRO di Borsa Italiana ha continuato a supportare la crescita delle PMI italiane attraverso l'emissione di minibond, uno strumento di finanziamento alternativo che ha visto oltre 1.500 emissioni dal 2014. Dopo un 2022 da record con 302 emissioni per un valore complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro, il primo trimestre del 2023 ha mostrato un rallentamento, con solo 17 emissioni per un valore totale di circa 110,3 milioni di euro. Di queste, una è stata quotata sul mercato ExtraMOT PRO. Circa il 50% dei minibond emessi tra il 2022 e il 2023 ha offerto cedole a tasso variabile, spesso indicizzate all’Euribor

Al 31 dicembre 2023, su Euronext Access Milan erano quotati 106 titoli emessi da 80 imprese, prevalentemente del settore industriale. Durante l'anno, sono stati quotati 23 nuovi titoli mentre 22 sono stati delistati. Il volume degli scambi è stato di 28 contratti, per un valore complessivo di circa 3,4 milioni di euro, con un controvalore medio per contratto in calo rispetto al 2022. Il mercato è riservato agli investitori istituzionali, che adottano per lo più strategie "buy-and-hold". I titoli più scambiati sono stati quelli di Davis & Morgan, MeglioQuesto e Pro-Gest.

Regno Unito: l'esperienza dell'Order Book for Retail Bonds (ORB)

Nel Regno Unito, il London Stock Exchange ha introdotto dal 2020 una piattaforma dedicata alle obbligazioni retail, l'Order Book for Retail Bonds (ORB). Questo listino consente anche ai piccoli risparmiatori di investire in minibond, con importi minimi di investimento a partire da 100 sterline. Tuttavia, la Financial Conduct Authority (FCA) ha imposto restrizioni sull'investimento in minibond speculativi per proteggere gli investitori retail da potenziali rischi e frodi.

Germania: tra delusioni e trasparenza crescente

Il mercato tedesco dei minibond ha vissuto esperienze contrastanti. In particolare, il segmento Bondm di Stoccarda ha registrato numerosi default da parte delle emittenti, rendendo l'esperienza deludente per molti investitori. Tuttavia, vi sono segnali di miglioramento, con un incremento della trasparenza e dell'informazione a disposizione degli investitori. Il volume totale delle emissioni nel 2023 ha raggiunto 284 milioni di euro, con un tasso medio di interesse dell'8,77%.

Parallelamente, in Germania è molto sviluppato il mercato degli Schuldscheindarlehen, strumenti finanziari che combinano caratteristiche di obbligazioni e prestiti bancari. Nonostante una contrazione nel volume di nuove emissioni rispetto al 2022, questo mercato rimane solido, con un totale di 16 miliardi di euro raccolti nei primi tre trimestri del 2023.

Austria: il successo del Vienna MTF

Il mercato austriaco dei minibond è caratterizzato dal listino non regolamentato Vienna MTF, gestito dalla Borsa di Vienna. La semplicità delle procedure di quotazione e i costi ridotti hanno attirato un ampio numero di emittenti, anche dall'estero. Al termine del 2023, erano quotati su questo mercato 453 bond, di cui ben 189 emessi da aziende italiane.

Francia: Euronext e i mercati per le PMI

In Francia, i minibond trovano spazio su tre mercati principali: Euronext, Euronext Growth e Euronext Access. Per poter accedere a questi mercati, le emittenti devono soddisfare requisiti stringenti, tra cui la certificazione del bilancio e l'ottenimento di un rating da agenzie autorizzate. Gli investitori retail possono partecipare attraverso finestre di sottoscrizione di durata variabile tra 3 e 5 settimane.

Spagna: il Mercado Alternativo de Renta Fija (Marf)

Dal 2013, in Spagna esiste un mercato dedicato alle PMI, il Mercado Alternativo de Renta Fija (Marf). Questo mercato permette alle aziende di emettere minibond con un taglio minimo di 100.000 euro, destinati principalmente a investitori professionali. Alla fine del 2023, erano quotate sul Marf 67 obbligazioni, per un totale di emissioni pari a 13,74 milioni di euro.

Norvegia e Polonia: mercati in crescita

Il mercato norvegese dei minibond è rappresentato dal Nordic Alternative Bond Market (ABM), con un segmento aperto anche agli investitori retail. Alla fine del 2023, erano quotati 1.443 minibond, in aumento rispetto all'anno precedente. Anche in Polonia, il mercato dei minibond è in crescita, con il segmento Catalyst della Borsa di Varsavia che ha visto la quotazione di 256 titoli da parte di 81 aziende private.

Conclusioni

Il mercato dei minibond in Europa continua a espandersi, con significative differenze tra i vari Paesi in termini di regolamentazione, requisiti di accesso e modalità di emissione. Mentre l'Italia si conferma leader nel settore, altri mercati come Austria e Francia stanno diventando sempre più attrattivi per le PMI. Allo stesso tempo, mercati emergenti come quelli di Norvegia e Polonia stanno guadagnando terreno, offrendo nuove opportunità agli investitori.

In un contesto di crescente interesse per i minibond, sarà cruciale per le autorità di regolamentazione mantenere un equilibrio tra la promozione di questi strumenti e la protezione degli investitori, soprattutto retail, da potenziali rischi finanziari.



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