Martedì 20 luglio si è tenuta la presenazione dei dati annuali sull’andamento del crowdfunding e crowdinvesting in Italia da parte dell’Osservatorio del Politecnico di Milano.
Come sono andati gli ultimi 12 mesi a valle della pandemia? Molto bene, sembra. La raccolta del settore, infatti, è cresciuta del 172%, attestandosi a quota 503 milioni di euro. La raccolta complessiva dal 2014 è salita a 953,4 milioni di euro, sfiorando il miliardo, con il 76,3% delle campagne andate a buon fine.
I progetti finanziati nell’ultimo anno hanno raccolto 85,2 milioni di euro (+75%): 34,3 milioni dalle piattaforme equity e 50,9 milioni dai portali lending.
Al 30 giugno 2021 risultavano autorizzati da Consob 51 portali per la raccolta di capitali online, 9 in più dell’anno scorso. Le campagne di raccolta di capitale di rischio sono state finora 831, organizzate da 742 imprese, alcune con più round. Il tasso di successo continua a mantenersi elevato: nei primi 6 mesi del 2021 è stato superiore al 90%, ben più della media generale dell’intero campione dal 2014, pari al 76,3%.
Il valore medio del target di raccolta per i progetti non immobiliari è circa 90 mila euro, per quelli immobiliari è 912 mila euro. Mediamente per i progetti non immobiliari viene offerto in cambio il 9,23% del capitale (valore mediano 5,41%); si rafforza la prassi di offrire titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia).
Fra le emittenti, le PMI guadagnano lentamente spazio, ma il mercato è ancora dominato dalle startup innovative (57% dei casi nell’ultimo anno, cui si aggiunge il 14% delle pmi innovative). La grande maggioranza, come da anni a questa parte, opera in Lombardia, poi Lazio ed Emilia Romagna, ed è attiva nel settore dei servizi di informazione e comunicazione. La valutazione pre-money mediana si aggira intorno a 2 milioni di euro.
“Il mercato italiano del crowdinvesting continua a crescere in tutte le sue forme e declinazioni - commenta Giancarlo Giudici, Direttore Scientifico dell'Osservatorio - e siamo alla vigilia di un'importante tappa, l'introduzione del nuovo Regolamento europeo ECSP per i fornitori di servizi di crowdfunding che da novembre 2021 introdurrà nuovi adempimenti per il settore, rendendo più uniforme le norme fra portali equity e lending e favorendo l'operatività cross-border. Sarà l'occasione per le piattaforme italiane di fare un salto di qualità ulteriore verso standard di trasparenza, professionalità e tutela dei risparmiatori”.
Il report completo è disponibile su: www.osservatoriocrowdinvesting.it
La presentazione (online) del 6° Report Italiano sul Crowdinvesting è disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=jA5zoJamxGg