Start up e grandi aziende. Una partnership vincente per la crescita

22/09/2021
APPROFONDIMENTI

Qual’ è il segreto per far funzionale le partnership tra startup e grandi aziende in Italia? Secondo un recente studio condotto da McKinsey & Company in collaborazione con B Heroes, collaborare per innovare è la ricetta giusta.

Lo studio analizza le caratteristiche del contesto europeo e lo stato della relazione fra startup e grandi aziende nel nostro Paese attraverso il punto di vista di oltre 80 startup italiane B2B e B2C attive in diversi settori e di un panel rilevante di manager di grandi aziende nazionali e internazionali. Se ne deduce che uno dei fattori che potrebbero aiutare le startup in Europa a superare gli ostacoli alla crescita è la collaborazione con le grandi aziende. Queste infatti possono rappresentare dei catalizzatori in grado di accelerare l’accesso agli investimenti e al mercato degli utenti finali. Occorre però identificare un percorso di successo e instaurare un modello di interazione efficace per entrambe, realizzabile su larga scala e sostenibile nel tempo.

 

I fattori di successo delle partnership fra aziende e startup

L’indagine McKinsey individua alcuni fattori di successo. Al primo posto troviamo l’impegno convinto del CEO a innovare e fare sistema. L’endorsement del vertice è un ingrediente sempre presente nei pochi casi di vera open innovation in Italia. Nelle organizzazioni delle grandi aziende, caratterizzate da processi consolidati e strutture formalizzate, l’impegno assunto dal vertice costituisce la soluzione vincente in grado di superare le resistenze interne e la rigidità dei sistemi.

Oltre al ruolo svolto della leadership, è anche importante che l’innovazione diventi trasversale a tutte le funzioni aziendali e integrata nell’approccio di lavoro e nella cultura aziendale. Non tutte le innovazioni sono però destinate al successo e per questo è necessario adottare un approccio che consenta di sperimentare, testare e cambiare in corso d’opera.

Inoltre, è necessario che lo sviluppo delle collaborazioni avvenga in modo rapido, con la creazione di percorsi che consentano di fare scouting e selezionare le idee più promettenti in funzione degli obiettivi aziendali. Infine, determinante è il rispetto dell’identità delle startup, gestendo l’innovazione in modo che la startup risponda alle esigenze specifiche dell’azienda, ma non perda la propria value proposition e il proprio target di mercato. Poi vengono il coinvolgimento di tutta l’azienda, la disponibilità a sperimentare accettando il fallimento, la velocità nel prendere decisioni che impegnano budget e risorse necessarie alla partnership, il rispetto dell’identità e della cultura della startup che non va integrata nell’azienda ma deve piuttosto contaminare l’azienda.

 

Una collaborazione che funziona ma non sempre

Oltre l’80% delle startup intervistate da McKinsey si dichiara soddisfatta delle esperienze di collaborazione le aziende. Un buon risultato in un mercato allo stato nascente, che però non copre le differenze e le criticità su entrambi i lati della relazione.

Come prima cosa le startup non sono tutte uguali. Quelle allo stato iniziale sono meno motivate e guardano alla grande azienda soprattutto come partner finanziario, Quelle invece più mature (fatturato superiore ai 250mila euro), ritengono che le partnership siano un fattore di importanza fondamentale per garantire una crescita su larga scala e sostenibile del business. Queste startup considerano le grandi aziende, non tanto un potenziale target da cui ottenere finanziamenti, quanto piuttosto un operatore con cui avviare una collaborazione di medio-lungo periodo.

I freni che rallentano le possibili collaborazioni fra startup e grandi aziende sono ben noti: tra gli altri, la lunghezza dei tempi decisionali, la complessità della governance e il gap culturale.  Queste differenze rendono ancora l’open innovation più una manifestazione di interesse o dichiarazione di buone intenzioni che un’attività produttiva. Infatti, nonostante il 70% delle startup ritenga che non sia particolarmente complesso trovare un partner interessato alla propria idea o modello di business, la quasi totalità dichiara che la maggior parte delle aziende non sembra pronta ad avviare una relazione con piccole realtà imprenditoriali.

 

In conclusione

Le partnership tra aziende e startup sono portatrici di vantaggi per entrambe le parti, ma è necessario lavorare sui fattori culturali, promuovendo contaminazioni positive che riconoscano e siano rispettose delle diverse identità: da un lato, le imprese devono allineare il proprio contesto organizzativo, in termini di processi e tempi, per lavorare con le startup; dall’altro, le startup devono imparare a comprendere il linguaggio del business e dei loro interlocutori, i processi decisionali e di governance.



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