Generazione Z e Green Economy: il futuro della sostenibilità

06/10/2021
APPROFONDIMENTI

Quasi 400 giovani (2 per Paese) provenienti dai 197 Paesi membri dell’UNFCCC (La Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si sono dati appuntamento dal 28 al 30 settembre a Milano, per elaborare proposte concrete sulle questioni più urgenti che riguardano l’agenda climatica. L’evento, dal nome Youth4Climate: Driving Ambition, è stato un grande successo e si inserisce nel processo di un coinvolgimento sempre più attivo dei giovani alla causa climatica, iniziato con lo United Nations Youth Climate Summit, tenutosi a New York il 21 settembre 2019.

In un certo senso, se sostituissimo il termine Generazione Z con quello di Generazione Verde, non saremmo poi molto lontani dalla realtà. Questa generazione si cerca di imporre alla guida dell'agenda della sostenibilità mondiale e costringe i marchi e le imprese a rottamare le operazioni e le linee di prodotti del passato, sostituendoli con varianti sostenibili.

Dal lato dei mercati, la Generazione Z sta giocando un ruolo significativo in tre modi - distinti ma interconnessi. Diversi studi hanno, infatti, dimostrato che la Generazione Z mostra un comportamento d'acquisto consapevole dal punto di vista sociale e ambientale. I nuovi consumatori tendono a sostenere i marchi che hanno linee di prodotti, catene di fornitura, ethos e processi sostenibili, etici ed ecologici. Mentre entriamo in un nuovo decennio, essere associati e sostenere attivamente marchi etici e consapevoli sta diventando un nuovo simbolo di status - e il pianeta ha tutto da guadagnare da questo cambiamento.

Gli investitori hanno capito questa tendenza e privilegiano le aziende lungimiranti che giocano un ruolo positivo nell'agenda della sostenibilità. L’attenzione della Gen Z per aziende sostenibili, green ed etiche si riflette anche nell’aumento di investimenti in realtà con sistemi di corporate governance efficaci ed etici, facendo correrre ai ripari chi è rimasto indietro e promuovendo quindi il cambiamento.

I giovani della Gen Z cercano di cambiare le aziende anche dall’interno, a partire dal ruolo dei dipendenti. Sono finiti i giorni in cui il principale obiettivo dei lavoratori era la stabilità finanziaria. La Generazione Z chiama in causa i datori di lavoro sui temi della sostenibilità, ritenendoli responsabili di processi conservativi ed esigendo cambiamenti in chiave green.

Gen Z e sostenibilità: qual’è il ruolo delle aziende?

Start up e PMI innovative hanno messo da tempo i temi della sostenibilità in cima alla lista delle priorità da realizzare per ottenere il successo sul mercato. La sostenibilità a parole non è più sufficiente, la Gen Z ha imparato a distinguere tra greenwashing e impatto autentico.

D’altra parte i nuovi consumatori sono disponibili a ricompensare gli sforzi fatti sulla strada della green economy con

  • Una maggiore spesa dedicata ai marchi sostenibili. La Generazione Z non ha paura di pagare un premium price per i prodotti o servizi di marchi veramente sostenibili. Questa attenzione non è riservata solo ai prodotti finali, ma anche ai processi.
  • Una maggiore fedeltà alle imprese sostenibili. Una vasta fetta di acquirenti della Gen Z cerca di acquistare prodotti e sostenere marchi che si allineano con i propri valori. Sono pronti a cambiare marchio se trovano alternative più responsabili e si fidelizzano alle aziende green o che che dimostrino di praticare la sostenibilità nei fatti. 
  • Boicottando le marche che non superano il test. Una percentuale significativa di acquirenti della Gen Z si dice disposta a smettere del tutto di acquistare da marchi che non sono in linea con i loro valori. Questo ha ovviamente gravi ripercussioni sulle vendite, a cui può corrispondere un altrettanto importante danno di immagine.

Come possono le aziende raggiungere la Gen Z in modo autentico?

Le strategie di marketing convenzionali non sempre si addicono a questa nuova fascia di consumatori che cercano un rapporto onesto e diretto con l’azienda. Si tratta di un pubblico molto consapevole, informato e diversificato, con cui è fondamentale avviare una comunicazione che si fondi su

  • Trasparenza. I consumatori della Gen Z sono molto raramente influenzati dalla pubblicità e da altre strategie di marketing - analizzano invece i dati e prendono le decisioni in autonomia. Per questo motivo, è importante che le aziende diano priorità alla trasparenza nelle catene di approvvigionamento, nella produzione, nelle finanze e nei valori divulgando informazioni critiche sui loro siti web e sui social media. Questo dimostra che l'azienda non ha nulla da nascondere, il che aggiunge un livello di fiducia importante.
  • Autenticità. I clienti della Gen Z possono facilmente vedere attraverso il gergo del marketing e sembrano preferire le aziende che sono sincere e relazionabili. Le aziende fanno meglio ad essere semplici, chiare e oneste nei loro messaggi, dichiarando gli errori quando accadono e impegnandosi per rettificarli.
  • Causa e valori condivisi. La Gen Z vuole comprare da aziende con cui condivide un stesso ethos e uno stesso sistema di valori. Comunicare le cause che stanno a cuore alle aziende è un ottima chiave per entrare in relazione con questi consumatori attenti, informati e consapevoli. Che si tratti di donare a enti di beneficenza per ogni acquisto o collaborare con gruppi sottorappresentati, dare un secondo fine green, etico o sostenibile all’azione di acquisto è un fattore molto importante per la Generazione Z.

In conclusione

C'è una nuova generazione di italiani che smentisce la retorica del declino ineluttabile e della caduta di competitività dell'Italia e che dimostra come un nuovo modello di sviluppo sia già una realtà concreta e produttiva. Molte start up e PMI innovative seguono su questa scia. Ci aspettiamo che anche la politica si impegni per dare maggiore centralità ai temi della sostenibilità e dell’ambiente nell'azione del governo, incentivando queste nuova imprenditoria che fa innovazione e crea occupazione. Ci piacerebbe vedere molto presto un nuovo made in Italy firmato green.



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