Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge sul Recovery Plan con le misure per accelerare e semplificare l’attuazione del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza. Il “Pacchetto Turismo” ammonta complessivamente a 2,4 miliardi. Per essere operativo, lo schema ha bisogno di una componente normativa (quella contenuta nel Decreto legge approvato il 27 ottobre) e di una parte che verrà introdotta attraverso atti amministrativi.
Cosa prevede il Pacchetto Turismo: credito d’imposta e bonus digitalizzazione
Il grosso dell'intervento riguarda l'atteso ecobonus all'80%: un credito d'imposta (da usare in compensazione o cedibile) per le spese sostenute per il miglioramento delle strutture ricettive (efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, piscine e attrezzature termali, digitalizzazione).
Per questi stessi interventi è previsto un contributo a fondo perduto da 40mila euro, anche indipendente dal credito d'imposta; il contributo può crescere di ulteriori 30mila euro se almeno il 15% dell'intervento prevede innovazione digitalizzazione e innovazione in chiave tecnologica delle strutture; di altri 20mila euro per le imprese femminili o gestite da giovani; e ancora di 10mila euro per le imprese del Mezzogiorno. Il limite massimo del fondo perduto (erogato a lavori conclusi o con un anticipo del 30% in caso di fidejussione bancaria) resta 100mila euro e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti per l'intervento.
Il Decreto prevede poi la nascita di una "Sezione speciale turismo" nel Fondo di garanzia per le Pmi (358 milioni al 2025) per sostenere i finanziamenti fino a 5 milioni alle attività turistiche. Arriva panche il Fondo per gli investimenti nel settore turistico, per contributi diretti pari al 35% della spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale tra 500mila e 10 milioni di euro, da realizzare entro la fine del 2025.
Per la parte di spese non coperte dal Fondo si prevedono finanziamenti agevolati a 15 anni a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca. Infine, c'è anche un interessantissimo credito d'imposta al 50% per lo sviluppo digitale di agenzie e tour operator.
Come verrà diviso il budget messo a disposizione
Come anticipato, il budget complessivo per il turismo è di 2,4 miliardi, che dovrebbero essere così divisi:
- 1,7 miliardi vanno al Fondo nazionale del Turismo, che comprende sei diversi interventi:
o 500 milioni: credito d’imposta (80%) e fondo perduto per le imprese turistiche;
o 98 milioni: per sostenere la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator;
o 500 milioni: per attivare un Fondo con la partecipazione Mef e Bei per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici;
o 358 milioni, destinati ad un Fondo di garanzia per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità;
o 180 milioni: fondo perduto e attivazione di un Fondo rotativo della Cdp per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale;
o 150 milioni: per il Fondo nazionale per il Turismo, gestito con Cdp, per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari.
I diversi interventi potranno avvalersi di una leva finanziaria in grado di ampliare il sostegno economico destinato agli operatori ed allargare così la platea dei beneficiari:
- 114 milioni per attivare il Digital Tourism hub, vale a dire una piattaforma digitale per aggregare on line l’offerta turistica nazionale;
- 500 milioni per il progetto Caput Mundi, vale a dire interventi per sostenere l’offerta turistica in vista del Giubileo.
Il provvedimento viene accolto con favore sia da Federalberghi che dall’ Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Entrambi, infatti, apprezzano l’attività del Governo e del ministro Garavagli volta a sostenere le imprese e lo sviluppo del settore. Noi ci sentiamo di aggiungere un parere molto favorevole, soprattutto relativamente all’investimento nella digitalizzazione del settore - concetto in cui crediamo molto. Se volete scoprire un progetto innovativo e tutto made in Italy nell’ambito dell’Hospitality e Proptech, vi invitiamo a visitare la pagina sulla raccolta fondi per Ciaobooking, accessibile dalla nostra Home Page.