Transizione energetica: sfide e opportunità per le PMI italiane

15/12/2021
UPDATE DI SETTORE

Con il termine ‘transizione energetica’ si intende il passaggio da un modello di produzione di energia che affonda le proprie radici nello sfruttamento delle fonti fossili non rinnovabili, come petrolio, metano, gas naturale e carbone, a fonti rinnovabili come eolico, fotovoltaico e geotermia.  Per poter ipotizzare un vero percorso di transizione verso forme di energia pulita e sostenibile, è importante non solo l’aumento della quota delle rinnovabili all’interno del mix energetico, ma anche un progressivo ammodernamento delle reti elettriche.

Perchè è sempre più importante investire nelle energie rinnovabili

La decarbonizzazione continua ad affermarsi come un’importante tendenza strutturale d’investimento. Il raggiungimento dello zero netto, ovvero l’impegno a rimuovere tante emissioni quante quelle prodotte, non implica solo il passaggio ai veicoli elettrici e la chiusura delle centrali elettriche a carbone. La sfida è ad ampio raggio e coinvolge molteplici settori tra cui l’agricoltura, i trasporti, la silvicoltura, l’edilizia ma anche le attività più semplici di tutti i giorni.

Per ridurre l’impatto ecologico del consumo energetico sul nostro Pianeta è necessario considerare la diffusione di soluzioni di efficienza energetica in tutti i settori, non solo quello industriale, ma anche nel terziario e nell’edilizia privata. Altro fattore determinante è valutare la capacità di stoccaggio dell’energia rinnovabile che ha oggi un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione del sistema energetico.

Quando si parla di transizione energetica, non si intende quindi la sostituzione – pur importante – delle fonti fossili con quelle rinnovabili. Si parla invece di una vera e propria rivoluzione nel modo di produrre e fare economia, che include anche come impiegare l’energia prodotta. Il problema ambientale, infatti, è sotto gli occhi di tutti e a causa delle emissioni inquinanti prodotte la crisi climatica in atto e le sue conseguenze sembrano ormai inarrestabili.

L’innalzamento della temperatura del Pianeta, alterazione degli equilibri degli ecosistemi, la perdita di biodiversità per non parlare delle problematiche per la salute dell’uomo, sono solo alcune delle conseguenze legate all’attuale sistema di produzione energetica basato su combustibili fossili. Oltretutto parliamo di fonti limitate ed esauribili, spesso appannaggio di pochi stati che ne fanno pedine nello scacchiere della geopolitica mondiale.

Il ruolo delle PMI nella transizione energetica

Le piccole e medie imprese costituiscono l’ossatura del nostro tessuto produttivo nazionale e contribuiscono ad una quota significativa dei consumi energetici.

Con il Green Deal l’Unione Europea ha orientato politiche, misure e strumenti verso la riconversione green dei processi produttivi. In tale contesto, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) mette a disposizione una quota significativa di risorse destinate a interventi a favore del clima.

Le piccole e medie imprese devono, quindi, essere pienamente coinvolte nella transizione energetica, mettendo in campo nuove politiche e misure espressamente dedicate, per spingere l’Italia nel raggiungimento dei suoi obiettivi economici e ambientali.

Come indicato dal rapporto stilato dalla Fondazione sviluppo sostenibile in concerto con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), presentato lo scorso maggio in occasione del convegno “Non senza le PMI”, la PMI consuma in Italia la stessa quantità di energia necessaria per riscaldare tutte le abitazioni del nostro Paese.

Dal rapporto emerge come, per soddisfare il piano europeo tracciato dall’Agenda 2030, occorre fare di tutto per coinvolgere lo zoccolo duro della realtà industriale italiana, composto principalmente da PMI.

Quali opportunità per le PMI italiane?

A spingere la PMI a intraprendere azioni di ammodernamento sostenibile è spesso il costo dell’energia. Su mille realtà aziendali prese in considerazione dallo studio, negli ultimi tre anni ben il 50% delle imprese ha avviato interventi di miglioramento energetico.

Nell’86% dei casi, però, si è trattato di semplici accorgimenti su illuminazione e climatizzazione, per migliorare il risparmio energetico senza attuare interventi strutturalmente più complessi. (Per un approfondimento sulla differenza tra risparmio ed efficientamento energetico vi invitiamo a legger questo articolo) Delle aziende che hanno puntato su fonti rinnovabili come fotovoltaico e pompe di calore, solo il 25% ha usufruito di incentivi o agevolazioni. A sottolineare una volta di più come la burocrazia sia il primo ostacolo alle pratiche di ammodernamento.

Partendo da queste dati, la Cna ha stilato cinque proposte rivolte agli organi governativi per permettere di promuovere un ruolo maggiormente attivo della PMI nel processo di transizione energetica:

1. riordino del sistema degli incentivi superando la frammentazione e la complessità delle procedure;

2. strumenti a misura di PMI rafforzando il credito d’imposta green;

3. puntare maggiormente sull’autoproduzione diffusa di piccola taglia;

4. riformare la struttura della bolletta energetica;

5. semplificare le procedure autorizzative e l’iter di accesso agli incentivi.

Questi punti sono fondamentali per far sì che le PMI trainino l’intero Paese verso un futuro più sostenibile e consapevole del proprio impatto sull’ambiente. E’ impossibile centrare gli obiettivi prefissatisi senza coinvolgere le realtà che costituiscono il tessuto industriale dell’Italia. Lasciare indietro le PMI ed escluderle da questo processo significa precludersi la possibilità di vedere attuato un vero e proprio cambio di mentalità in funzione di una sempre più necessaria transizione energetica.

Per fortuna segnali positivi arrivano dal mercato delle forniture di energie rinnovabili. Si tratta di aziende che giocano un ruolo fondamentale dal momento che si affiancano alle piccole e medie imprese e le accompagnano lungo questo percorso. Un progetto estremamente interessante, ad esempio, viene portato avanti da Noleggio Energia – un servizio di noleggio di tecnologie green per le aziende – che presto sarà sulla nostra piattaforma con una campagna di raccolta fondi.

 

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