Equity crowdfunding per aumentare il capitale sociale. E’ lo strumento giusto?

02/03/2022
FINANZA E INVESTIMENTI

L’aumento di capitale sociale è spesso un passaggio cruciale per la crescita di un’azienda, sia che si tratti di una start up o di una realtà più strutturata.

Per capitale sociale si intende l’insieme di asset monetari o di beni di cui dispone un’azienda e che costituiscono la garanzia patrimoniale nei confronti di terzi (es. le banche). Il capitale sociale può essere quindi formato sia da denaro liquido che da beni (come immobili o macchinari), o ancora da brevetti, marchi o dal lavoro di uno o più soci (cosiddetto Socio d’opera).

Un aumento del capitale consiste in una variazione positiva di tutti quegli elementi che costituiscono il capitale sociale dell’azienda. Si tratta quindi di una manovra rafforzativa che mira a consolidare l’azienda e, in alcuni casi, anche ad accrescerne la liquidità.

Un aumento di capitale può essere finanziato dagli stessi soci esistenti, senza quindi variazioni nell’assetto societario dell’azienda, oppure attraverso l’intervento di soggetti terzi. In quest’ultimo caso è possibile ottenere un aumento scindibile, ossia realizzabile a prescindere dal numero di investitori che decideranno di sottoscriverlo, o un aumento di capitale inscindibile, ossia in grado di perfezionarsi solo se tutti gli investitori individuati parteciperanno alla sottoscrizione.

Aumento di capitale attraverso l’equity crowdfunding

L’aumento di capitale effettuato tramite equity crowdfunding viene considerato inscindibile dal momento che tutti i capitali verrebbero restituiti agli investitori nel caso in cui la campagna di raccolta non raggiungesse l’obiettivo minimo.

L’ultilizzo del crowdfunsing, inoltre, prevede che l’aumento di capitale si possa definire ‘gratuito’ nel senso che non vengono previsti esborsi diretti da parte dei soci, come avviene invece negli aumenti di capitale ‘a pagamento’ in cui l’immissione di nuovi capitali passa attraverso i soci esistenti o soggetti terzi che acquisiranno una quota di partecipazione nell’azienda.

Gli aumenti di capitale a pagamento prevedono spesso, soprattutto per le start up, la presenza di un sovrapprezzo per cui i soci esistenti devono versare delle somme aggiuntive da imputare a riserve.

Aumento di capitale - le fasi del processo

Sono quattro le fasi fondamentali di qualsiasi aumento di capitale - delibera, sottoscrizione, liberazione delle quote, attestazione.

1. Delibera

Per deliberare l’aumento del capitale sociale è necessario che sussistano due condizioni: la prima riguarda il fatto che tutte le quote iniziali siano state effettivamente liberate (ossia pagate per intero) dai soci. La legge prevede infatti che al momento della costituzione della società possano essere pagati gli importi pari al solo 25% del capitale sociale nominale.

Il secondo requisito riguarda invece l’assenza di perdite o che queste siano state inferiori al valore di un terzo del capitale sociale. Una volta verificate tali condizioni si potrà procedere alla delibera.

2. Sottoscrizione

Questo passaggio è funzionale a individuare un termine entro il quale potranno pervenire le adesioni da parte dei soci e delle terze parti. Molto spesso per le start up la sottoscrizione avviene contestualmente alla delibera.

3. Liberazione delle quote

Con questa espressione si fa riferimento al saldo degli importi dovuti. Al momento della sottoscrizione, infatti, si è tenuti al versamento del 25% del capitale sociale e, se previsto, dell’intero sovrapprezzo.

4. Attestazione

Molto spesso si tratta di un passaggio formale senza il quale, però, l’aumento di capitale sociale non potrà comparire negli atti formali della società. L’attestazione è a carico dell’Amministratore, il quale dovrà depositare, entro trenta giorni dalla sottoscrizione dell’aumento, un’apposita attestazione presso il Registro delle Imprese.

Aumento di capitale attraverso il crowdfunding

Semplificando molto, possiamo dire che una qualsiasi campagna di equity crowdfunding è un’operazione di raccolta di capitale di rischio non molto dissimile da un aumento di capitale sociale. Infatti, succede sempre più spesso che i fondi raccolti attraverso il crowdfunding vengano utilizzati proprio per aumentare il capitale sociale di aziende in forte crescita.

Nella maggior parte dei casi, l’aumento del capitale viene deliberato escludendo il diritto di opzione per i soci esistenti e viene considerato inscindibile per una certa quota e scindibile per la quota rimanente.

E’ importante ricordare che nelle operazioni di equity crowdfunding la clausola di inscindibilità è utilizzata in modo flessibile. Le società emittenti, infatti, tendono a definire una soglia minima al di sotto della quale la raccolta di capitale sarà inefficace (aumento di capitale inscindibile) e una soglia massima di raccolta, il cui raggiungimento o meno non incide sulla validità delle sottoscrizioni parziali effettuate (aumento di capitale scindibile).

I vantaggi di utilizzare l’equity crowdfunding per aumentare il capitale sociale

La reperibilità di capitali senza relativo indebitamento è un importante occasione di finanziamento e sviluppo dell’attività, soprattutto in periodi di crisi economica come quello da cui stiamo lentamente uscendo.

Inoltre, un investimento efficace dei capitali così reperiti può scongiurare una situazione di crisi e insolvenza in cui invece la società sarebbe potuta incorrere senza l’apporto di nuove risorse economiche.

Da ultimo, il crowdfunding permette agli investitori di tutte le dimensioni di diversificare il proprio portafolio riducendo quindi i rischi e favorendo la democratizzazione dell’accesso agli investimenti.



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