Criptovalute: 6 errori da evitare

17/05/2021
FINANZA E INVESTIMENTI

Il mercato delle criptovalute e’ in continua espansione e coinvolge un numero di persone sempre maggiore: nuovi investitori, nuovi miner e nuovi trader, tutti alla ricercar di uno spazio per massimizzare i propri guadagni.

Quando si pensa al trading nel mercato delle criptovalute, spesso ci si spaventa per l’apparente complessita’ dei fattori che complicano l’attivita’ di investimento speculativo. Proprio per la sua volatilita’, trading con le criptovalute e’ un mercato in rapida ascesa che ha trovato tanti consensi da parte degli investitori, ma anche cocenti delusioni e perdite di capitale.

Essendo relativamente nuovo, il mercato delle criptovalute al momento non e’ regolato da nessuna istituzione o Authority centralizzata – questo lo rende altamente soggetto a speculazioni. Inoltre, non e’ possible avere delle analisi storiche ufficiali e questo comporta che non esistano ‘market mover’ e di conseguenza e’ difficile stilare un modello di risk management adeguato.

Conoscere questo tipo di mercato e le sue peculiarita’ e’ fondamentale per evitare di commettere errori che potrebbero avere fatali conseguenze sul capitale investito.

1. Sovradimensionare l’investimento o porsi traguardi irraggiungibili

In ogni investimento finanziario (quindi anche nelle criptovalute), una delle chiavi fondamentali di successo e’ la diversificazione del portfolio. Investire una somma troppo elevata rispetto al capitale a disposizione non e’ mai una buona idea. Come regola generale, non dovreste investire più del 5% del vostro capitale in un unico asset e bisogna sempre tenete in considerazione la possibilita’ di perdita.

Data la grande volatilita’ del mercato, le criptovalute sono spesso soggette a saliscendi di valore notevoli. Questo pero’ non significa che i valori molto alti raggiunti in passato si possano verificare di nuovo. Nel momento in cui scriviamo questo articolo, ad esempio, il bitcoin e’ ai suoi massimi di sempre (sopra i 45.000 euro a moneta), ma questo purtroppo non offre nessuna garanzia sul valore che la stessa moneta potrebbere avere tra un anno.

2. Dare per scontata l’alta volatilita’ del mercato delle criptovalute

Questo punto e’ legato al precedente, nel senso che, seppure questi mercati possono essere estremamente imprevedibili, non bisogna dare per scontato che dopo un crollo ci sia sempre una ripresa immediata. L’esperienza bitcoin insegna che, anche se ad un crollo solitamente segue una ripresa, questa può avvenire in modo poco lineare e con vari alti e bassi.

In questo contesto, e’ importante non ignorare le tipicita’ delle critovalute. Sul fronte della protezione del proprio investimento, consigliamo di considerare sempre le specificita’ di ogni asset digitale.

3. Non fare un’accurata analisi tecnica

Sebbene abbiano delle caratteristiche unique, le criptovalute sono asset finanziari come tutti gli altri e l’analisi tecnica e’ fondamentale per ridurre il proprio profilo di rischio.

Se da una parte il mercato azionario e del Forex hanno bisogno di uno studio approfondito dell’analisi fondamentale (più il primo del secondo, per precisare), le criptovalute e il bitcoin necessitano principalmente dello studio dell’analisi tecnica. Un errore molto comune è quello di comprare bitcoin o altre valute digitali senza tenere in considerazione l’andamento dei grafici, gli indicatori e gli oscillatori.

4. Tenere la propria posizione aperta troppo a lungo

La durata della posizione aperta e’ molto importante, soprattutto se si opera con broker CFD (Contracts For Difference). Questo tipo di contratto, infatti, prevede il pagamento di un finanziamento overnight a seconda dell’entità dell’investimento effettuato. E’ ovvio, quindi, che tenere una posizione CFD sulle criptovalute aperta per lungo tempo puo’ comportare una spesa eccessiva.

Anche l’alta volatilità del mercato può creare problemi se una posizione viene tenuta aperta troppo a lungo.  In questo caso un sistema di ‘stop loss’ può aiutare; si tratta di una strategia di money management che consente ad ogni trader o investitore di salvaguardare il capitale investito, nel caso in cui la quotazione della criptovaluta andasse in direzione contraria alle aspettative iniziali.

Lo ‘stop loss’ è l’unico accorgimento che consente di ridurre al minimo le perdite derivate dall’investimento in criptomonete e lo scopo di tale operazione e’ semplicemente quello di porre fine ad una posizione che tende a perdere valore.

5. Problemi con le chiavi private e i wallet

Una chiave privata e’ una stringa di lettere e numeri generata in modo casuale che è legata all’indirizzo di un determinato wallet per criptovalute. La chiave privata o Private Key e’ individuale e se dovesse finire nelle mani sbagliate si puo’ rischiare di perdere tutto il capitale presente in un determinato wallet.

Purtroppo, persa la chiava privata, non c’e’ altro modo per dimostrare l’appartenenza della criptovaluta, non ci sono opzioni per richiederne una nuova o recuperarla. Sembra ovvio ribadirlo, ma un semplice errore di questo tipo potrebbe letteralmente costare tutto cio’ che si e’ investito.

Allo stesso modo, e’ possibile perdere il proprio capitale inviando la criptovaluta ad un wallet sbagliato. Nel momento in cui la criptovaluta viene inviata e la transazione confermata e’ impossibile o quasi recuperarla. Un errore molto commune e’ inviare un tipo di valuta a un portafoglio destinato a un altro tipo - ad esempio, il trasferimento di Ethereum (ETH) quando si ha a che fare con un portafoglio Bitcoin (BTC).

6. Sbagliare la scelta del broker 

Come ultimo punto, vogliamo sottolineare l’importanza di affidarsi sempre ad intermediari professionali e riconosciuti dal mercato. 

Dato il successo del trading sulle criptovalute online, molti broker hanno deciso di aggiungere questo servizio sulla propria piattaforma. E’ opportuno, quindi, fare delle ricerce sull’affidabilita’ del portale e scegliere broker autorizzati che abbiano ottenuto le licenze necessarie per offrire servizi di trading ai propri clienti.

 



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