Venture Capital, come cambiano le decisioni di investimento dei fondi

09/05/2022
FINANZA E INVESTIMENTI

Nei primi tre mesi del 2022, i fondi di Venture Capital hanno investito 420 milioni nelle aziende italiane per un totale di 54 round di finanziamento, con una crescita dei capitali investiti pari al 35% rispetto al primo trimestre del 2021.

Questi sono gli ottimi dati che emergono sul settore dal rapporto dell’Osservatorio trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Cross Border Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, associazione italiana di Venture Capital, startup e PMI innovative.

Tutti i numeri del Venture Capital

L’analisi mette in luce anche come il primo trimestre del 2022 e il terzo trimestre del 2021 (con 547 milioni) hanno superato i corrispondenti trimestri nei cinque anni precedenti. In particolare, i primi tre mesi del 2022 hanno registrato il secondo miglior risultato degli ultimi cinque anni, con 2 deal superiori ai 50 milioni (ScalaPay e Moneyfarm) e un ammontare medio raccolto pari a 7,8 milioni di euro. Senza considerare i capitali raccolti in forma di debito, gli investimenti complessivi ammontano a 420 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto al primo trimestre 2021.

"Dopo un 2021 che ha rappresentato l’anno record per il VC italiano, che con oltre 260 deal chiusi e oltre 1,2 miliardi di euro investiti aveva superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro di raccolta, i numeri del primo trimestre 2022 ci dicono che l’Italia sta proseguendo nella crescita dell’intero comparto" ha spiegato Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.

Oltre a Scalapay e Moneyfarm, altri sostanziosi round di investimento riguardano Planet Farms (Serie A, 30 milioni), Everli (Serie C, 22 milioni), Kither Biotech (Serie B, 18,5 milioni).

Cresce l’interesse per i round di Serie A e B

Per quanto riguarda la tipologia dei round i Serie B (con 228,7 milioni) pesano sul totale investito per una quota del 54%, “dato che tuttavia risulta fortemente influenzato dal mega round di ScalaPay (pari a quasi la metà del totale raccolto nel quarter)”, si legge nello studio. In termini di numero di round, dopo essersi stabilizzati attorno ai 10 dal 2018 al 2020, i Serie B hanno toccato quota 19 nel 2021.

Pur avendo raccolto meno dei Serie B, i Serie A costituiscono il vero zoccolo duro del totale investito grazie a una distribuzione più omogenea tra i round.  Nel primo trimestre del 2022, sono stati raccolti circa 73 milioni di euro (+13% rispetto allo stesso periodo del 2021). Si è inoltre assistito a un considerevole aumento della dimensione media e mediana: la prima ha quasi raddoppiato le cifre del 2021, toccando 8,6 milioni; la seconda è cresciuta di quasi 3 volte, raggiungendo 8 milioni. Infine, i round Seed sono la tipologia più rappresentata (32 deal), con un taglio medio di poco superiore al milione di euro. 

Analisi di settore. Vola il Fintech

Approfondendo l’analisi per settori, Fintech si posiziona in testa con 253,5 milioni raccolti nel Q1 2022 in 9 round. Il Fintech italiano conferma la tendenza alla chiusura di round di dimensioni significative, in linea con gli altri mercati europei.

Al secondo posto si trova il Food and Agriculture (53,5 milioni in 4 round), seguito dal Life Sciences (47,5 milioni in 7 round). Gli investimenti in questi tre macrosettori pesano per quasi l’85% del raccolto nel quarter.



  • PMI
  • Startup
  • finanza
  • investimenti
  • scaleup